Ci sono però molte persone che non si vedono, ma danno comunque importanti contributi durante questi eventi…
«Eh sì, Abbiamo avuto modo di vedere i volontari A.I.B. di Domodossola e Crevoladossola impegnati al servizio posteggio, il personale medico con i volontari della CRI e del Soccorso Alpino, attrezzato anche con ben 6 defibrillatori dei quali, 4 posizionati sulle creste, dove c’erano persone abilitate al loro funzionamento. Erano presenti a dare una mano, le forze militari della Guardia di Finanza e dei Carabinieri forestali, oltre che uomini della Polizia Provinciale. Ha funzionato un perfetto e silenzioso servizio navetta, evitando così di intasare i risicati parcheggi ricavati a fatica all’alpe San Bernardo».
E poi c’erano gli atleti….
«Certo, i concorrenti… 108 se non sbaglio ed ho avuto la fortuna di osservarli lungo il percorso attraverso l’obiettivo della macchina fotografica e ne son rimasto affascinato. Sono “macchine perfette”, affrontano sfide al limite dell’impossibile e mi sono trovato a notare due cose: la prima è che in quasi tutti gli scatti che ho fatto… sorridono! Non sorridono a me o all’obiettivo; sorridono e basta! Sono felici, appagati… la sfida li entusiasma, la stanchezza, il fiato corto, la tensione muscolare… sono i loro giocattoli preferiti. E’ una sfida personale, ognuno con i propri limiti, con la propria forma… e sono inequivocabilmente felici in quel momento. La seconda cosa che mi ha colpito è che… buona parte di loro, passandomi vicino…ringraziava… Io ero lì a rubare la loro fatica, i loro sforzi per “documentare” in qualche modo l’evento e loro… mi ringraziavano.
La realtà è che questi atleti sono assolutamente consapevoli di cosa significa organizzare un evento di questa portata… e ne sono grati e noi siamo grati a loro e con loro. Insomma, ho proprio voglia di dire ad alta voce… Grazie Tour del Monscera per le emozioni che ci hai dato!».
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO