Anche la pista di fondo è lì, pronta, ma inutilizzabile senza la materia prima.
Gatto delle nevi, noleggio ciaspole, moto slitte, esperienza, tutto è pronto e disponibile, ma è lì fermo su terreno marrone anziché bianco. Anche gli altri due rifugi aperti, ubicati più in alto; Il Dosso e Gattascosa, sono ansiosi di vedere nevicare. Sopra ai due mila metri la neve non manca e per arrivare ai rifugi non servono ciaspole o sci con le pelli di foca. Si cammina con scarponcini, senza troppi problemi. Basta un po’ di attenzione a non scivolare sui tratti ghiacciati.
Una cosa però dicono i gestori dei rifugi in alta valle che non manca, anche in caso di poca neve come quest’anno; è la buona cucina. Selvaggina, polenta, formaggi locali… un carosello di sapori e profumi di montagna che si possono gustare anche senza ciaspole e senza sci.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO