Saltano le recinzioni e quelle alte un metro e mezzo, che son già belle alte, le superano tranquillamente, saltando anche da fermi. Gli esperti sostengono che un cervo in buona salute, può superare con un balzo, una recinzione di due metri e passa. Ed ecco allora che tutti si ingegnano ad innalzare le loro recinzioni “normali”, tirando fili, nastri, posizionando frasche, intrecciando legni e tutto questo per tentare di difendersi, da questi animali, golosi di tutto quello che si coltiva nell’orto. Sembra che sentono il profumo delle barbabietole a decine di metri e quando arrivano vicini, fanno di tutto per mangiarle. Nella terra appena mossa o sul terreno quando si è verificata una leggera nevicata di primavera, si possono vedere perfettamente le impronte lasciate dai cervi e capire in quale punto sono entrati e da dove sono usciti. E’ una magra soddisfazione, è vero, perché il danno lo hanno già fatto, però questa analisi, da la possibilità di modificare la protezione e renderla invalicabile.
Poi si scopre che si aggira anche l’orso ed allora qualcuno dovrà preoccuparsi un tantino in più perché questo bestione, seppur non salta agilmente come il cervo, solitamente, quando è affamato, si alza in piedi e sfonda ogni cosa per sfamarsi.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO