Il vestito della festa chiuso nell’armadio e tirato fuori solo per le rare occasioni o quando si presentava in piazza per la festa del ringraziamento, con il banchetto dei suoi prodotti; in particolare formaggi e ricotte affumicate. In ogni festa religiosa della valle c’era sempre all’incanto delle offerte una sua forma di formaggio. Era un suo segno di presenza e di riconoscimento per la comunità. Un uomo d’altri tempi Florindo. Di poche parole e di estrema coerenza. Fino all’ultimo impegnato nella azienda agricola di famiglia e quando non è stato più in grado di farlo in prima persona, era sempre pronto a dare consigli per risolvere i problemi o trovare le soluzioni. Come un faro Florindo, per tutti e adesso purtroppo questa luce si è spenta. Rimane nel dolore la sua numerosa famiglia, con l’impegno di trovare la strada giusta per andare avanti. Rita, la moglie, sempre presente in casa e i figli Alfredo, Maria Grazia, Giancarlo, Vittorio, Tarcisio, Mario, oggi titolare dell’azienda agricola ed infine Rosanna e Giuseppe. Sabato scorso si sono svolti i funerali nella chiesa di San Lorenzo ed al termine un lungo corteo ha accompagnato la salma fino al cimitero per la sepoltura. Florindo ha voluto ritornare nella terra che lo ha visto nascere e morire a conferma che la coerenza è stata una delle sue tante virtù.

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO