Vari gruppi questa estate, hanno partecipato a questi incontri formativi ed il successo è stato assicurato dal connubio fra le argomentazioni trattate, i soggiorni e le specialità gastronomiche proposte nelle strutture ricettive dell’alta valle.
Nei rifugi non c’è internet, non c’è connessione. I telefonini non funzionano! Panico? Tragedia? Neanche per sogno. Si può finalmente conversare e quando ancora a qualcuno, attraversando la Bocchetta di Gattascosa (2200 m.s.l.m.) leggendo su una grossa pietra una “S” ed una “I”, è venuto spontaneo tradurre in: “Sistemi Informatici”, c’è chi lo ha corretto prontamente: «no, guarda che forse le due lettere significano semplicemente che siamo sul confine fra la Svizzera e Italia», ecco che allora i risultati si vedono. Si impara a guardare le cose più da vicino ed a capire che nel rifugio è meglio non utilizzare il phon per asciugare i capelli, visto che la struttura non è allacciata all’energia elettrica e quando a tavola ti portano il formaggio, è meglio che la crosta che togli, sia la più sottile possibile perché anche questa parte esterna del formaggio è commestibile ed i vecchi hanno sempre insegnato semplicemente a raschiarla».
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO