Gli piaceva l’eleganza e la bellezza in tutte le cose e l’entusiasmo non gli è mai mancato. “Su di giri” diceva sempre a chi lo andava a trovare e anche quando ultimamente la sua vita gli girava lenta, lui sorrideva. Ai nipoti ricordava sempre che “abbiamo due orecchie per sentire ed una bocca sola per parlare e quindi dobbiamo ascoltare il doppio e parlare la metà”. Un concetto che fu da lui interpretato molto bene nella vita, dimostrando sempre più attenzione ai fatti che alle parole. Ricevette l’onorificenza di Cavaliere, un titolo che gradì, ovviamente, ma con discrezione. Fu consigliere comunale a Bognanco prima e sindaco di Arola poi per diverse legislature, ma non solo, si occupò di pro loco e di vita sociale. Fin da ragazzino praticò il calcio e fu allenatore in diverse società e poi dovette smettere causa un ginocchio danneggiato, ma la passione per il calcio la coltivò durante tutta la sua vita. I funerali si sono svolti lunedì 23 novembre ad Arola, dove abitava con la moglie Carla e ad accompagnarlo al cimitero molta gente e molti bognanchesi fra i quali i componenti della Corale, per dedicargli ancora una volta la bellezza, quella del canto.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO