Qualcuno si è vestito a festa, altri hanno mantenuto gli abiti di casa, ma tutti hanno cucinato un pranzo speciale e poi la colomba, il cioccolato, le sorprese dentro le uova di Pasqua. Come se tutto fosse normale.
Bastava non accendere radio o televisione; non andare a leggere le news sui telefonini ed era una Pasqua perfetta, come tutti gli anni. Solo il silenzio potrebbe averla resa un pò diversa.
Stabilimento acque minerali fermo, centro Oniro chiuso, rifugi e ristoranti chiusi, alberghi chiusi, seconde case quasi tutte chiuse. Nessuno sa dove si andrà a finire e l’incertezza generale, rende difficile ogni azione.
L’unica cosa certa, è che, non sapendo più cosa altro fare, ti porti a casa la legna e ti fai una scorta per l’anno che verrà. Se verrà.
Poi, quando ormai sei rassegnato ad aspettare che tutto finisca, ti arriva un messaggio sul telefonino. “ Scambio un mio appartamento nell’Oltre Po Pavese, per una baita in montagna”.
Ma toh! Qualcuno deve aver già fatto considerazioni sul dove andare a rifugiarsi nei prossimi anni. Adesso si tratta di capire se qualche montanaro, vorrà scambiare la sua baita con un appartamento in pianura o in città.
Se fosse così, c’è proprio da dire che… non tutto vien per nuocere.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO