Si avvicina al palco Gloriana Pellissier (C.S. Esercito), anche lei sorridente e gli viene chiesto un suo parere.«Fantastico! Divertente! Questa è una gara da Coppa del Mondo».
Gira in sala anche il giovanissimo svizzero Ivan Arnold di Simplon Dorf. E’ arrivato per primo al traguardo, ma poi il giudice gli ha “pioppato” un minuto di penalità per il solo fatto che all’arrivo, non aveva nello zaino i ramponi usati durante la salita. «Io avere ramponi…. poi, persi durante discesa…». Niente da fare. La penalità viene confermata ed il giovane atleta non fa una piega, comprende il suo sbaglio ed accetta l’intervento del giudice anche se questo lo fa retrocedere al secondo posto. Primo classificato è quindi Denis Trento (C.S. Esercito) con il tempo di 2h 21.43 il quale pochi attimi prima della premiazione, davanti ad una birra dichiara senza problemi che lo svizzero in discesa era più forte. Di fatto in salita i due erano più o meno insieme, ma in discesa il giovane vallesano era nettamente più veloce ed infatti arrivò al traguardo fermando il cronometro a 2h 21.01 che poi il giudice aumentò con la penale a 2h 22.01.
Il primo degli ossolani è stato Erwin Deini (Ossola ski Team) 2h 35.18, seguito da Andrea Corsi (S.C. Bognanco) 2h 37.38 e Mauro Darioli (S.C. Bognanco) 2h 39.22. La prima donna classificata: Gloriana Pellissier (C.S. Esercito) con il tempo di 2h 54.57. Ma a snocciolare tempi così, non rende l’idea. I lettori ossolani, che conoscono bene le montagne bognanchesi, devono sapere che i concorrenti sono partiti in fondo i prati dell’alpe Vercengio (1350 m s.l.m.) e sono arrivati in cima al Pizzo Gezza (2630 m.s.l.m.), dopo aver fatto un canalino ed una cresta con ramponi ai piedi e sci sullo zaino; hanno rimesso gli sci e affrontato la discesa fino giù all’Alpe Paioni (1780 m. s.l.m.) e da qui sono risaliti con le pelli di foca fino al lago di Agro/Arza e proseguito ancora con ramponi e sci sulle spalle fino a 2350 m. s.l.m. Nuova discesa fino ad attraversare il Rio di Monscera a 1930 m. s.l.m. e poi ancora pelli di foca e su, su fino ad oltre il rifugio di Gattascosa (2080 m. s.l.m.) per poi scendere in neve fresca in direzione di San Bernardo e poi ancora più giù fino all’Alpe Vercengio, dove era stato predisposto l’arrivo. Il tutto in sole 2 ore e 21 minuti con duemila metri di dislivello positivo.
Gli organizzatori avevano predisposto un cancelletto al lago di Agro/Arza; bisognava passare, per proseguire, entro le tre ore. Solo due concorrenti si sono presentati in ritardo e questo significa che, come ha detto il presidente dello sci club Bognanco all’inizio, i concorrenti erano tutti molto, molto forti.
Nelle pagine dello sport le classifiche dei concorrenti divisi per le varie categorie e per saperne di più: www.internationalskitour.it
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO