Al mio arrivo, improvvisato, in sede, ho la fortuna di trovare entrambe e con loro mi soffermo qualche minuto, giusto il tempo per un caffè e capire un po’ dove sono finito.

«Non mancarono le diffidenze iniziali della popolazione – mi dicono le responsabili, condividendo la risposta – diffidenze che però piano piano, grazie anche agli ottimi rapporti, da sempre tenuti, con il comune di Bognanco, sono considerevolmente diminuite».
In cosa consistono questi ottimi rapporti con il comune?
« Funzionano molto bene i progetti “Borsa Lavoro”, ovvero il primo passo per l’inserimento nella società dei soggetti ospitati in questa comunità».
E cioe?
«In parole povere i ragazzi vengono impiegati sul territorio comunale per opere di tutela ambientale».
E cosa fanno di preciso?
«Puliscono i sentieri, le strade, tagliano l’erba; un sacco di cose».
Quanti sono gli ospiti nella Comunità?
« Oggi sono solo 6, ma mediamente ce ne sono una decina. Al massimo ne possiamo accogliere 12».
Qual’è l’età media dei ragazzi che ospitate?
« Quaranta. In questo momento ci sono anche dei cinquantenni»

A rispondere è la dottoressa Esposito. «Questo luogo, seppur può sembrare lontanissimo dai servizi principali, riesce a garantire una assistenza sociale e sanitaria puntuale e quotidiana. Pensi che siamo l’unica Comunità piemontese che ospita soggetti inviati dalla Regione Lombardia».
Quanto tempo dura il periodo di recupero?
«Mediamente siamo intorno ai due o tre anni».
E quanti sono i ragazzi fino ad oggi “recuperati”?
«Sicuramente oltre cento».
Siete soddisfatte di questi numeri?
«Assolutamente si, anche se il sistema sanitario nazionale, non crede più al recupero. Ormai viene accettata una condizione farmacologia del soggetto. Per noi invece è essenziale credere e sostenere che, chi frequenta questa Comunità, possa essere reinserito, dopo il periodo di permanenza, nella società».
Un ultima cosa?
«Può aggiungere che abbiamo da poco ottenuto dalla Regione Piemonte un importante riconoscimento, quale ente significativamente accreditato a fornire i servizi adeguati di assistenza sanitaria e sociale».
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Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO