In questo caso, viene recuperata l’acqua rilasciata nel Bogna dalla centrale di proprietà della società Pesenti Energia Bognanco srl, alla curva di S. Martino, che già ha sfruttato lo scarico della centrale più a monte, in località Picciola e viene portata, quanto più possibile in basso, sfruttando un salto di circa 18 metri, pochi forse, ma sufficienti per giustificare l’intervento, visto che di energia, una volta che sarà funzionante, ne produrrà almeno 150 KW/ora.
L’edificio della nuova centralina, quasi completamente interrato, verrà ubicato sullo stesso lato ed a pochi metri dalla centrale Vinci e l’acqua rilasciata da questo ultimo impianto idroelettrico, verrà recuperata interamente per alimentare un altra centrale esistente, realizzata nel 2004, ubicata dentro la montagna in località Fonti e che, al tempo della sua costruzione, aveva dato qualche preoccupazione all’imprenditore Haralabos Melenos, titolare delle concessioni per lo sfruttamento delle acque minerali, in quanto le sorgenti Ausonia e San Lorenzo, erano ubicate a poche decine di metri dagli scavi.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO