Bognanchese doc, originaria di Graniga (1100 s.l.m.), sposò un altro puro sangue della valle, l’indimenticabile Italo Darioli, volato in cielo nel 2019 ed insieme crearono una solida attività commerciale a Gravellona Toce dove Rita era sicuramente il pilastro. Ovunque, Rita reggeva il peso delle cose. Lo ha fatto anche negli ultimi anni, quando si caricava sulle spalle la legna da portare a casa per l’inverno. Un pilastro di quelli defilati, difficili da notare, ma che ha sempre retto la famiglia e, più in grande, retto la comunità e lo faceva con disinvoltura, senza farlo pesare. Le cose venivano fatte e basta. E lei sorrideva a queste incombenze.

Rita andava spesso in chiesa. Si sedeva nel solito banco, alla vecchia maniera, tanto che anche il parroco l’ha ricordata durante la messa: «Adesso la ricordo – ha detto don Giuseppe Ottina - Rita era quella donna che stava sempre seduta là, indicando con la mano la cappella del Santo Rosario ed è importante per me conoscere il volto della persona cara nel giorno del suo funerale. Purtroppo non è sempre così ed oggi, a vedere così tanta gente qui in questa chiesa, posso dedurre che Rita è nel cuore di molti».

Certo che sì. Ci sono persone che anche quando se ne vanno in cielo, lasciano sempre qualcosa sulla terra. Rita ha lasciato tanto, sicuramente il suo sorriso e la sua forza.

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO