Molto interessante la storia di queste opere difensive militari, che spaziano la visuale su tutta la conca del Monscera e che, molto probabilmente, vennero realizzate dal Battaglione Intra a cavallo delle due guerre mondiali. Doverosa la recita della “preghiera dell’alpino”, davanti a queste pietre squadrate, testimoni di fatti cruenti e di attese infinite di un nemico che mai si presentò sul confine, violato solo da un vento talmente abituale e costante da diventare a volte un sincero compagno noioso.
Al termine dei ringraziamenti doverosi per la massiccia presenza di pubblico e rappresentanze, si è ripercorso il sentiero in discesa, fino al rifugio dello Sci Club Bognanco all’alpe Arza, dove i volontari del gruppo sportivo locale, hanno preparato un ottimo “rancio” a base di polenta, carni e formaggio, accompagnati da buon caffè, vino e torta.
Il Gruppo Alpini di Bognanco, ringrazia il locale Gruppo Sportivo per la preziosa collaborazione ricevuta.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

