Giancarlo PellandaNel pomeriggio di giovedì 13 dicembre è deceduto a Domodossola Giancarlo Pellanda di anni 87. E’ stato adagiato nella bara con la divisa degli alpini. Quel gruppo alpini di Bognanco che lui portava nel cuore e che, quando gli diedero la nomina di cavaliere, alla domanda: “Ma da quando sei negli alpini?” Rispose: “Da quand sun nasciù…” (Da quando sono nato”). «Segretario del nostro gruppo per una fila d’anni – ha detto Giuseppe Pellanda, attuale capo gruppo degli alpini – e adesso era nostro vice capo gruppo onorario».

Giancarlo, è stato un faro per la comunità bognanchese e sono tante le cose che ha fatto, promosso e portato avanti e tanto per citarne qualcuna, diciamo che oltre alla storica sua presenza nel gruppo alpini, è stato uno dei fondatori della Fanfara Alpina Ossolana. «Eravamo proprio qui a Bognanco – ha detto il presidente degli alpini Giovanni Grossi – quando si parlò di creare una fanfara alpina e Giancarlo Pellanda è stato uno dei massimi promotori».

E’ stato sindaco di Bognanco ed amministratore per più legislature. E’ stato uno dei fondatori del Soccorso Alpino di Bognanco. Giancarlo assunse la carica di capo gruppo nel 1973 e mantenne questo importante ed impegnativo ruolo fino al 2000, quando ormai andava per la settantina. E che dire della sua passione per la musica? Subentrò a suo padre Giuseppino, nella direzione della banda di Bognanco nel lontano 1966 e per 41 anni dedicò tutto se stesso al Corpo Musicale del paese, ma non solo, fu anche assiduo membro della Corale.

Una passione che dovette lasciare solo in questi ultimi anni per motivi di salute ed è Lorena Bagnasco, direttrice della Corale e vice presidente della banda a ricordarlo: «Un uomo serio, con una straordinaria energia interiore e grande carisma. Abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, di fare un tratto di strada con lui ed è un sentimento di profonda gratitudine che mi sento di esprimere come riconoscenza a Giancarlo per tutto quello che ha fatto per la valle Bognanco».

Giancarlo è stato un faro per la valle. Una luce che, come ha detto Don Gabriele in chiesa, «si è spenta su questa terra, ma continuerà ad accompagnarlo per l’eternità».

Giancarlo lascia nel dolore la moglie Lorenzina, le due figlie Maria Cristina con Fabrizio, Simona con Marco ed il loro figlio Thomas e la sorella Giuseppina. Dopo la cerimonia, svoltasi sabato 15 dicembre nella chiesa di San Lorenzo, la salma ha proseguito per la cremazione.

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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