Lunedì sera, tornando a casa i bognanchesi hanno notato uno striscione alla curva prima di San Lorenzo con scritto a caratteri cubitali: “NO AGLI IMMIGRATI”.

Qualche cosa lo avevano già detto in televisione ed in valle si rumoreggiava sull’argomento, ma il pensiero andava tranquillo a quel famoso incontro del 12 agosto dove tutta la popolazione aveva manifestato contrarietà ad accettare immigrati in paese, fatto salvo per un piccolo spiraglio della associazione turistica in valle Bognanco che aveva dichiarato un “NI” per accogliere - nel caso - una famiglia composta da padre, madre e uno, due, massimo tre bambini, nel pieno rispetto della legge e della ospitalità che da sempre caratterizza la valle Bognanco ad accogliere turisti e viandanti. NO quindi assoluto ad accogliere immigrati per vederli poi a vagabondare per le vie del paese con telefonino in mano senza una meta.

Era già uscito un comunicato a firma del segretario della LEGA Marco Bossi, dove “al condizionale” presupponeva l’intenzione del comune di Bognanco, oggi governato dal Commissario straordinario dott.sa Roberta Carpanese, di mettere a disposizione due appartamenti di proprietà comunale sopra alla sede del municipio di San Lorenzo per accogliere sei migranti. Tale accordo, è scritto nel comunicato, verrebbe perfezionato entro pochi giorni, ovvero a meno di due settimane dal voto delle amministrative del 10 giugno. In questo modo il sindaco che sarà eletto, si troverà di fronte ad una scelta calata dall’alto senza possibilità di alternative.

Abbiamo sentito i due candidati sindaci e la prima risposta che arriva è di Danilo Failla della lista “ Io vivo Bognanco”. «Pare inverosimile – dice Failla – che una decisione di tale importanza sociale, venga intrapresa ed imposta a meno di venti giorni dalle elezioni comunali senza dover attendere, discutere e rispettare la volontà di quella che sarà la nuova amministrazione comunale».

E conclude il candidato sindaco Failla: «Nell’interesse dei cittadini bognanchesi, chiediamo all’organo prefettizio di sospendere l’accordo in corso, qual’ora reale, evitando un imposizione che non farebbe onore alla figura di stato di cui è il massimo rappresentante democratico».

Anche il candidato sindaco Valentini con la sua lista “ Per Bognanco” è assolutamente contrario: «Sono state completamente ignorate le richieste delle associazioni di valle - dice Valentini - che avevano fatto istanza per avere la disponibilità dei due appartamenti quali loro sede sociale ed inoltre la popolazione si era già espressa contrariamente il 12 agosto dello scorso anno in una pubblica assemblea. Ci sembra assolutamente fuori luogo scavalcare le associazioni che da anni operano nel campo culturale e sportivo per agevolare presunti profughi».

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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