Le Olimpiadi 2018 sono finite e anche questa volta ci hanno regalato emozioni forti, ma c’è chi ad ogni Olimpiade rivive emozioni che pochi altri possono vantare. Stiamo parlando di Adriano Darioli, classe 1956, campione Italiano di sci di fondo dal 1970 al 1976; Campione Italiano di Biathlon dal 1980 al 1982, 2° classificato nel 1983 e poi ancora primo nel 1984; Campione Italiano di sci alpinismo nel 1977, 2° nel 1978 e ancora 1° nel 1979 e 1980. Adriano partecipò nella specialità del Biathlon a ben due Olimpiadi; Lake Placid nel 1980 e Sarajevo, nella vecchia Yugoslavia nel 1984 dove conquistò un ottimo quinto posto nella staffetta.

Lo abbiamo incontrato per capire se anche in questa Olimpiadi si è sentito in qualche modo coinvolto.

«Assolutamente sì. Seguire le Olimpiadi è sempre una cosa molto emozionante. Per un atleta, vincere una medaglia, oro, argento o bronzo che sia, vale sempre molto di più che dieci vittorie in coppa del mondo».

Considerato la notevole differenza di fuso orario fra l’Italia e la Korea, si è alzato di notte per vedere qualche gara?

«Certo che sì. E non solo per le gare di biathlon e fondo che sono state le mie principali discipline. Anche per lo sci alpino e lo snowboard dove erano impegnati anche due skiman della valle Anzasca: Claudio Consagra e Riccardo Ronchi».

L’Italia ha portato a casa dieci medaglie; le sembrano poche, tante, giuste?

«Se guardiamo le aspettative sono poche. In ogni modo sempre meglio delle ultime due edizioni e quindi diciamo che possiamo ritenerci soddisfatti».

Cosa dice del fatto che in queste Olimpiadi solo le donne sono riuscite a conquistare medaglie d’oro?

«Niente da dire. La squadra femminile era fortissima. Gli uomini sono stati anche un po’ sfortunati. E c’è da dire che i nostri atleti sono abituati a piste più dure e difficili. Le pendenze più dolci, il clima ed il tipo di neve della Korea, hanno fatto la differenza ed ovviamente avvantaggiato i nordici».

Lei attualmente sta allenando ragazzi ossolani nella disciplina dello sci di fondo… ritiene che possiamo sperare fra qualche anno di vedere atleti di valore anche dalle nostre parti?

«A livello nazionale, sicuramente sì. Nella disciplina dello sci di fondo, c’è un gruppo di ragazzi molto forte e che alle prossime olimpiadi potranno fare ottimi risultati. Per quanto riguarda l’Ossola, ci stiamo lavorando, ma c’è ancora molto da fare».

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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