Nella tarda mattinata di sabato 25 febbraio, un incendio è divampato in località Alpe Gomba (1250 m.s.l.m.). A chiamare immediatamente i Vigili del Fuoco è stato Stefano Vivarelli che abita proprio vicino a dove è partito il fuoco. L’allarme è stato dato anche da Giampaolo Maccagno responsabile del Soccorso Alpino di Bognanco che, in servizio alla stazione di Domobianca aveva, visto il minaccioso  fumo denso salire dalle parti della Gomba, ha subito allertato suo fratello Fabrizio del bar Rossi di San Lorenzo, primo a raggiungere l’alpe e dare aiuto a Stefano che da solo stava cercando di spegnere le fiamme. Dietro agli automezzi dei Vigili, sono subito accorsi anche i proprietari e gestori del Campeggio che fortunatamente non è stato coinvolto dalle fiamme.

Dopo un paio d’ore di azioni ben mirate  dei Vigili del Fuoco, l’incendio è stato domato e l’intervento successivo dei volontari dell’AIB, della Forestale e dei Carabinieri, hanno fatto si che tutta l’area interessata dal fuoco venisse bonificata.

Stavolta è andata bene, ma non sono mancati i commenti negativi dei soggetti intervenuti sul posto a spegnere il fuoco; “rami e sterpaglie hanno preso il posto dei prati, i boschi sono troppo vicini alle case  e mancano bocchette antincendio. Quando c’è siccità, il pericolo che scoppi un incendio è altissimo. Occorre la massima attenzione ed è assolutamente vietato accendere fuochi all’aperto”.

 

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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