BOGNANCO

 

 Per caso sono capitato su un sito internet che tratta vecchie cartoline e mi ha colpito il fatto che quelle di Bognanco e Domodossola, rispetto alla media, hanno un valore decisamente più alto. Mi son chiesto il perché e  per saperne di più, ho cercato chi in valle, da anni colleziona fotografie, cartoline, immagini.

Stefano Mella, residente a Bognanco Fonti, mi riceve nella sua casa. Già entrando in casa noto un bellissimo poster della vecchia Bognanco e capisco che qui non si colleziona solo cartoline, ma vecchi ricordi e storie di un tempo.

Stefano mi apre alcuni volumi dove sono catalogate delle vecchie cartoline e  mi dice che dal 1980 ha iniziato a cercarle. «All’inizio  mi incuriosiva sapere come era la valle Bognanco prima – ha detto – e man mano che trovavo cartoline, vecchie foto, immagini, scritti, capivo la trasformazione che  il paese ed anche Domodossola hanno avuto».

E poi?

« Poi mi sono lasciato prendere dall’interesse e dalla curiosità ed ho continuato a cercare materiale. Ho girato mercatini ovunque: Milano, Verona, sud Italia, all’estero; pensi che ho trovato cartoline di Bognanco addirittura in un mercatino a New York».

Quanto costano queste cartoline?

«Nei mercatini se ne trovano da un minimo di 5 euro fino anche a oltre 150».

E da cosa dipende il prezzo?

«Solitamente i panorami statici sono quelli che valgono meno. Le immagini con inquadrato da vicino fabbricati, particolari, persone, auto, sono quelle cha valgono di più e poi c’è la questione dell’interesse».

Cioè?

«Se uno ad esempio è in cerca di, che ne so…. autobus, pagherà molto per una cartolina con un autobus in primo piano e così vale per le auto d’epoca, i costumi, ecc, ecc».

Lei quante cartoline possiede?

«Non molte, diciamo circa cinquecento, ma continuo a cercarne, anche se con minore frenesia degli anni ottanta e  non per il gusto di possederle, ma  per capire sempre di più e meglio la trasformazione  che ha avuto questo territorio negli ultimi due secoli e mi piacerebbe poterle farle vedere in pubblico con delle proiezioni».

Mi ricordo che a Bognanco, giravano vecchie cartoline umoristiche…

«Sì, sì e ne ho anch’io qualcuna, ma poi ho smesso di cercarle quando ho trovato ad esempio a Fiuggi le stesse immagini  che giravano a Bognanco; ho capito che non erano originali e venivano stampate per tutte le stazioni termali».

Come si distingue una cartolina bella da una meno bella?

«Dal tipo di stampa, dalla originalità. Le migliori forse sono quelle  delle edizioni “Menapace” di Domodossola, ma anche altre sono valide e sono tante. Ne cito solo alcune: le Brunner di Como, Vietti di Domodossola, Fumagalli, la Cartografica, sempre di Domodossola e le Grisoni di Stresa. Anche  mio nonno Pierino aveva fatto stampare delle cartoline per il suo negozio e così si trovano in giro anche vecchie immagini delle edizioni Mella».

Quale è la cartolina più bella che possiede?

«Non è facile attribuire quale è la più bella, sicuramente due fra le più interessanti che ho trovato e che possiedo, sono: quella con Eugenio Montale a Bognanco Fonti e l’altra con il generale Cadorna seduto davanti all’Hotel Milano».

 

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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