BOGNANCO  

Ha suscitato subito clamore l’uscita del sindaco di Domodossola, Mariano Cattrini, circa La richiesta ai supermercati  locali di commercializzare le acque del territorio.
In un comunicato stampa congiunto dei consiglieri comunali  di Domodossola Daniele Folino e di Bognanco Michele Bonzani, si legge apprezzamento per aver, il sindaco di Domodossola, rimarcato l’importanza di consumare, negli esercizi commerciali della provincia, prodotti  locali e fra questi, ovviamente, anche le acque minerali.

“Sembra quasi – ha detto Michele Bonzani, che oltre ad essere consigliere comunale (di minoranza) a Bognanco, è direttore dello stabilimento acque minerali – una mossa  voluta del sindaco  di Domodossola, per riparare alla scelta – illogica-  di aver deliberato, poco tempo fa, la realizzazione in città, di una casa di distribuzione di acqua filtrata”.
Perché illogica?
“Semplicemente perché, questa scelta,  va a colpire le aziende del territorio che imbottigliano e commercializzano acqua minerale”
In che modo?
" Le aziende private,  finanziano il  pubblico e non mi sembra corretto che il pubblico faccia poi una concorrenza sleale. E non dimentichiamo che  il cittadino, in questo caso  l’acqua, la paga  due volte; una prima  volta pagando le bollette a Idrablu per  il servizio di avere l’acqua in casa ed una seconda volta quando la prende alla ‘casa dell’acqua’. C’è poi un altro fatto e non di poco conto…”
Quale?
“Che questo business, è in mano a poche aziende che hanno le loro sedi  lontano da qui  e non si sognano certo di reinvestire i loro utili dalle nostre parti. Per ultimo, ammesso che le condizioni igienico sanitarie di queste “case dell’acqua” siano a norma, i costi elevati  per ottenerle, ricadono sempre  ed ovviamente, essendo un bene pubblico, sul cittadino”.
Ritorniamo alla possibilità di trovare le acque minerali ossolane nei  grandi supermercati della provincia come ad esempio, Coop, Carrefour, Tigros….
“Eh, non è mica facile. Per poter vendere le bottiglie di acqua nei supermercati, occorre sempre pagare una quota di ingresso che vale, a seconda dei casi, parecchie migliaia di euro. La Bognanco, ad esempio, ha chiuso, da poco, un sofferto contratto con Tigros e adesso le nostre acque si possono – finalmente- comprare nei supermercati  che portano questo nome, a  Domodossola, Gravellona e Verbania”.
E dire che basterebbe, per risolvere il problema, una leggina regionale che semplicemente obblighi la vendita nei supermercati dei prodotti locali. Magari anche solo per una piccola quota….
“Non è  così facile. Ci sono mille fattori in gioco e le piccole aziende che producono, a volte vere e proprie  eccellenze del territorio, non sempre sono tutelate e chi vince è sempre il pesce più grosso”.

 

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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