BOGNANCO

Gli operatori turistici, come sempre, hanno abbondato nelle quantità e molti partecipanti, pur consapevoli che si trattava di una abbuffata, ad un certo punto si sono arresi. I punti delle degustazioni hanno visto una partenza in piazza delle Fonti, con la pro loco che distribuiva l’aperitivo, seguito dalla polenta e gorgonzola, innaffiata da buon vino ossolano. L’hotel San Lorenzo ha proposto le lasagne, mentre l’albergo Pace un piatto di penne all’arrabbiata. Lo chef del ristorante Magenta si è esibito con molto successo, presentando le manfrigole con grano saraceno e grasso d’alpe. La ditta Mella, prima di iniziare a salire la valle, invitava tutti a dissetarsi con le proprie bibite. All’albergo Edelweiss, il tradizionale minestrone di trippa e poco sopra, ancora la pro loco con due postazioni; vino ossolano e piatti di salumi abbinati al pane nero.
L’albergo Croce Bianca non ha fatto mancare le gustose “piodine” bognanchesi, che per intenderci, non sono le piadine, ma proprio piodine, con la “o” e vengono servite nei piatti una sull’altra come le piode dei tetti ossolani. Al ristorante Regina il favoloso risotto al vino ossolano. Una ennesima dimostrazione, quest’ultima, che tutte le degustazioni erano finalizzate a far conoscere, quanto più possibile i prodotti del territorio. Si è
continuato a salire e si è arrivati a San Lorenzo, dove lo chef della locanda Rossi, proponeva uno stupendo tapeluco d’asino e più su a Graniga, presso il ristorante Da Cecilia, il classico, impedibile, assolutamente unico, salame al cioccolato. Un ultimo strappo fino all’Alpe Gomba per gustare le tisane alle erbe di montagna e bevande calde del Camping Village Yolki Palki.
L’albergo Croce Bianca non ha fatto mancare le gustose “piodine” bognanchesi, che per intenderci, non sono le piadine, ma proprio piodine, con la “o” e vengono servite nei piatti una sull’altra come le piode dei tetti ossolani. Al ristorante Regina il favoloso risotto al vino ossolano. Una ennesima dimostrazione, quest’ultima, che tutte le degustazioni erano finalizzate a far conoscere, quanto più possibile i prodotti del territorio. Si è

E dopo tutto questo, non poteva mancare il gran finale al Dancing Rubino, riaperto dalla pro loco, con musica e balli, fino a tarda notte.
Per il prossimo anno la pro loco ha già in mente altre sorprese per questa singolare manifestazione bognanchese di inizio estate.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO