BOGNANCO
Ormai sono passati tre anni e questo cartello è ancora lì in mezzo alla strada, perché impraticabile e forse non è un caso che l’ultimo residente di Valpiana se ne sia andato a vivere giù in città.
Ad Enrico Giovangrandi, 48 anni, da sempre residente a Valpiana, non è bastata l’illusione di poter essere collegato con la strada provinciale; ha scelto, come del resto hanno fatto anche gli altri (pochi) abitanti, di abbandonare la frazione.
Eppure il comune ha realizzato una strada per collegare la frazione alla via Provinciale, spendendo un mucchio di soldi…
«Ma quale strada – risponde l’ultimo abitante della frazione – vada a vedere, e poi mi dirà se quella la possiamo chiamare strada. Quella pista non è mai stata praticabile seriamente e poi chi l’ha costruita, ha sbagliato tutto».
Cosa c’è di così tanto sbagliato?
«Prima di tutto, la strada, doveva partire da un'altra parte».
E dove?
«Mi ricordo che avevate già scritto qualcosa, su questa strada (ndr 18 novembre 2004) , ma io non ero stato interpellato e già la volta scorsa qualcuno disse, con piena ragione, che la strada doveva partire dalla curva di Villa Regina e non da dove l’hanno progettata».
«C’è poco da vedere – dice Enrico sconsolato - penso che alla prima alluvione franerà tutto nel Bogna».
A queste previsioni, un po’ troppo pessimistiche forse, risponde il sindaco di Bognanco, Giuseppe Maccagno.
«Abbiamo richiesto finanziamenti per far mettere in sicurezza la strada, ma non è cosa semplice. Qualche problema c’è e ci sarà. Sono state effettuate purtroppo, delle scelte progettuali sbagliate e non sarà semplice correggere gli sbagli commessi. In ogni modo credevamo, con questa strada, di aver fatto una cosa giusta e necessaria alla frazione ed ovviamente a tutta la valle».
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO